lunedì 31 luglio 2017

Il calendario ebraico

Da Wikipedia:

Il calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia sulla base solare sia sulla base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta.

I nomi dei mesi del calendario ebraico derivano dalla lingua nel confronto babilonese, con il quale gli ebrei vennero in contatto nel VI secolo a.C. Originariamente la durata dei mesi non era stabilita in anticipo, ma l'inizio di ogni mese veniva fissato tramite l'osservazione diretta della Luna nuova; nel XII secolo Maimonide codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili.

Il ciclo degli anni

Il calendario ebraico è basato sul ciclo metonico di 19 anni divisi tra normali ed embolismici nei quali viene aggiunto un tredicesimo mese. Gli anni embolismici sono il 3º, il 6º, l'8º, l'11º, il 14º, il 17º e il 19º anno del ciclo. Questo è composto di 12 anni di 12 mesi e da sette anni di 13 mesi per complessivi 235 mesi lunari. Il tredicesimo mese si chiama Adar Sheni.

Il mese lunare dura circa 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. L'anno solare, invece, dura circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Da questo deriva che nell'arco di un anno il calendario lunare di 12 mesi resta indietro di circa 10 giorni e 21 ore rispetto a quello solare. Alternando anni di 12 e 13 mesi come specificato, si riesce a compensare quasi esattamente la differenza: lo scarto tra 19 anni solari e 235 mesi lunari è appena di 2 ore e 5 minuti circa, pari a circa 7 minuti per anno.

Il ciclo dei mesi

Come per gli anni anche i mesi possono avere durate differenti per compensare l'errore presente nella durata del ciclo lunare. Vi sono, quindi, i mesi completi (di 30 giorni) e quelli mancanti (di 29 giorni): in genere essi si alternano, ma vi sono delle eccezioni.

La sequenza dei mesi del calendario ebraico è:

Tishrì (30 giorni): sett-ott;
Cheshvan (29 o 30 giorni): ott-nov;
Kislev (29 o 30 giorni): nov-dic;
Tevet (29 giorni): dic-gen;
Shevat (30 giorni): gen-feb;
Adar (29 o 30 giorni): feb-mar;
(Adar Shenì) (29 giorni) ...
Nisan (30 giorni): mar-apr;
Iyar (29 giorni): apr-mag:
Sivan (30 giorni): mag-giu;
Tammuz (29 giorni): giu-lug;
Av (30 giorni): lug-ago;
Elul (29 giorni): ago-sett.

Il mese di Adar Sheni - detto anche Veadar - manca negli anni normali ed è presente negli anni embolismici. I mesi di Cheshvan e Kislev variano di durata a seconda del tipo di anno.

Gli anni normali possono durare 353, 354 o 355 giorni; gli anni embolismici 383, 384 o 385. Il ciclo di 19 anni può durare da 6939 a 6942 giorni.

Il calendario ebraico si ripete esattamente dopo un ciclo di 689.472 anni, pari a 251.827.457 giorni.

La durata media dell'anno è quindi di circa 365,2468 giorni: la deviazione rispetto all'anno solare medio è di circa 6 minuti e 39 secondi, quindi il calendario ebraico rimane indietro di un giorno rispetto all'anno solare ogni circa 216 anni.

Nomi dei mesi

Sia il Calendario siriano, usato correntemente nei paesi arabi della Mezzaluna Fertile, sia il Calendario moderno assiro condividono molti dei nomi del calendario ebraico, come per esempio Nisan, Iyyar, Tammuz, Ab, Elul, Tishri e Adar, indicando quindi un'origine comune. L'origine si pensa sia il Calendario babilonese. Il calendario turco moderno include i nomi Şubat (febbraio), Nisan (aprile), Temmuz (luglio) ed Eylul (settembre). L'antico nome di ottobre era Tesrin.

I riferimenti biblici al calendario pre-ebraico includono dieci mesi identificati per numero piuttosto che per nome. In parti della porzione biblica Noach (parashah "Noah") (specificamente, Genesi 7:11, Genesi 8:3-4, Genesi 8:13–14) è implicito che i mesi siano di trenta giorni. Esiste anche indicazione che c'erano dodici mesi nel ciclo annuale (1 Re 4:7, 1 Cronache 27:1–15). 

Prima dell'esilio babilonese, solo i nomi di quattro mesi venivano riportati nel Tanakh:

Aviv – primo mese – letteralmente "primavera" (Esodo 12:2, Esodo 13:4, Esodo 23:15, Esodo 34:18, Deuteronomio 16:1);
Ziv – secondo mese – letteralmente "luce" (1 Re 6:1, 1 Re 6:37);
Ethanim – settimo mese – letteralmente "forti" al plurale, forse per indicare le forti piogge (1 Re 8:2); e
Bul – ottavo mese (1 Re 6:38).

Si crede che tutti questi siano nomi Canaanei. Tali nomi vengono menzionati soltanto in congiunzione con la costruzione del Primo Tempio. Lo storico Håkan Ulfgard ipotizza che l'uso raro dei nomi cananei (o nel caso di Ethanim forse semitico nordoccidentale) indichi che "l'autore stia utilizzando consapevolmente una terminologia archaizzante, dando quindi l'impressione di una storia antica...".


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