venerdì 29 aprile 2016

Carpe diem


Q. Horatius Flaccus
Carmina 1,11


2 ne quaèsierìs 3, scìre nefàs 4, quèm mihi, quèm tibi
fìnem dì dederìnt, Lèuconoè 5, nèc Babylònios
tèmptarìs numeròs 6. Ùt 7 meliùs, quìdquid erìt, pati,
sèu plùris 8 hiemès sèu tribuìt 9 Iùppiter ùltimam,
quaè nunc òppositìs dèbilitàt pùmicibùs 10 mare
Tyrrhenùm: sapiàs 11, vìna liquès 12 èt spatiò brevi
spèm longàm resecès. Dùm loquimùr, fùgerit ìnvida
aètas 13: càrpe 14 dièm, quàm minimùm crèdula pòstero



Non domandare, Leuconoe - non è dato sapere - che
destino gli dei hanno assegnato a me e a te, né consulta
gli oroscopi. Com’è meglio tollerare ciò che sarà, sia che Giove
ci abbia dato ancora tanti inverni sia che questo, che sfianca
il mar Tirreno con rocce di pomice, sia l’ultimo: sii assennata,
purifica il vino e recidi la duratura speranza, ché la vita è breve.
Mentre parliamo, se ne va il tempo geloso:
cogli l’attimo, e non fidarti per nulla del domani.

mercoledì 27 aprile 2016

Devi crescere dall'interno verso l'esterno

«Devi crescere dall'interno verso l'esterno. Nessuno può insegnarti, renderti spirituale... Non c'è maestro all'infuori della tua anima».

Swami Vivekananda

Vero… ma esistono o sono esistite persone che con la propria esperienza e il proprio pensiero possono con la loro testimonianza aiutarti a crescere… l'importante che sia tu a crescere!

mercoledì 6 aprile 2016

I giusti e il futuro del mondo

Ogni giorno nel mondo avvengono cose orribili… atti criminali, attentati, omicidi, violenze di ogni genere e guerre. A subire spesso sono i più piccoli, i più indifesi. Poi, ognuno di noi, consapevolmente o inconsapevolmente, contribuisce a distruggere il Creato. Perché il Padre non dovrebbe porre fine a tutto questo? Perché non dovrebbe considerare tutto il mondo come una nuova Sodoma e Gomorra? Dobbiamo quindi aspettarci una Apocalisse imminente? Eppure….

Gen 18,20-33

“… 20Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
22Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. 23Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». 27Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: 28forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». 29Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
33Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione...”

Quanti giusti ci sono nel mondo? Tanti! Ma siamo talmente presi da noi stessi, dalle notizie dei media, dalla politica e dall'economia da non renderci conto della realtà: ogni neonato, proprio perché innocente, è un giusto; ogni madre e padre che accudisce e sostiene con amore i propri figli è un giusto; ogni persona che accudisce sacrificando se stesso un disabile nella vita è un giusto; ogni volontario che opera nel mondo per sostenere i poveri, gli ammalati, i bisognosi di soccorso è un giusto; ognuno di noi quando si commuove difronte ad un neonato o ad un cucciolo, o quando si sofferma ad ammirare la bellezza del creato è un giusto. E questi sono solo alcuni esempi.


Perché allora il Padre dovrebbe distruggere il mondo? Basterebbe rendersi conto di quanti giusti ci sono per capire che non dovremmo perdere tempo a temere la distruzione del mondo, ma piuttosto dovremmo adoperarci per assicurare un mondo migliore proprio a questi giusti! 

mercoledì 30 marzo 2016

Essenza del pensiero di Confucio: l'importanza dei riti

Lo Spirito si compone di perfezione morale (Jen) ed imitazione del Cielo (Fa Tian) e si vivifica e nutre attraverso la perfetta osservanza dei riti (Li). 
Per il Confucianesimo, la tensione morale (= lo sforzo di adeguare i suoi comportamenti ai riti prestabiliti) è quella che rende l‘uomo “unico essere intelligente fra Cielo e Terra”.

martedì 16 febbraio 2016

Una goccia

„Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia all'oceano mancherebbe.“

„Le piccole cose della vita di ogni giorno sono le vere gocce d'amore che mantengono accesa la tua vita di fede con una fiamma molto viva.“


Madre Teresa di Calcutta


Un pensiero, una parola, un gesto, anche quotidiano rivolto per la pace, se fatto da ciascuno, pur essendo una goccia, prima diventa un ruscello, poi un fiume ed infine un'oceano... La pace nel mondo dipende da noi, che possiamo fare, pensare ed agire.


giovedì 21 gennaio 2016

Miserere (Allegri)

Salmo 51

Pietà di me, o Dio, 
secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.



Le mie colpe io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di Te, contro Te solo ho mancato,
quello che è male ai Tuoi occhi io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nei Tuoi giudizi.



Ecco, io sono generato nella colpa,
concepito dagli ardori di mia madre.
Ma Tu vuoi la sincerità del cuore,
e nella mia notte, 

mi fai conoscere la sapienza.
Purificami con issòpo e sarò mondato;
lavami e sarò bianco ancor più della neve.


Fammi sentire letizia e gioia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli il Tuo sguardo da ogni mio peccato,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me un cuore puro, o Dio,
rinnova in me uno spirito saldo.



Non respingermi dalla Tua presenza
e non privarmi del Tuo santo Spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
e lo spirito generoso mi sostenga.



Insegnerò le Tue vie agli erranti, i peccatori a Te torneranno.
Liberami dal sangue, 
Dio, Dio mia salvezza,

e la mia lingua esalterà la Tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra,
e la mia bocca proclami la Tua lode;


poiché il sacrificio Tu non gradisci,
e, se io offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzerai.





Nel Tuo amore fai grazia a Sion,
le mura rialza di Gerusalemme.
I sacrifici prescritti allora gradirai,
l'olocausto e l'intera oblazione:
allora immoleranno vittime sul Tuo altare.
Miserère mei, Deus, secùndum magnam misericòrdiam tuam.
Et secùndum multitùdinem miseratiònum tuàrum, dele iniquitàtem meam.
Àmplius lava me ab iniquitàte mea,
et a peccàto meo munda me.



Quòniam iniquitàtem meam ego cognòsco,
et peccàtum meum contra me est semper.
Tibi, tibi soli peccàvi,
et malum coram te feci,
ut justificèris in sermònibus tuis,
et vincas cum judicàris.



Ecce enim in iniquitàtibus concèptus sum,
et in peccàtis concèpit me mater mea.
Ecce enim veritàtem dilexìsti:
incèrta et occùlta sapièntiae tuae manifestàsti mihi.
Aspèrges me, Dòmine, hyssòpo, et mundàbor;
lavàbis me, et super nivem dealbàbor.



Audìtui meo dabis gàudium et laetìtiam,
et exsultàbunt ossa humiliàta.
Avèrte fàciem tuam a peccàtis meis,
et omnes iniquitàtes meas dele.
Cor mundum crea in me, Deus,
et spìritum rectum ìnnova in viscèribus meis.



Ne proìcias me a fàcie tua,
et Spìritum sanctum tuum ne àuferas a me.
Redde mihi laetìtiam salutàris tui,
et spìritu principàli confìrma me.



Docèbo inìquos vias tuas, et ìmpii ad te convertèntur.
Lìbera me de sanguìnibus, Deus, Deus salùtis meae: et exsultàbit lìngua mea justìtiam tuam.
Dòmine, làbia mea apèries,
et os meum annuntiàbit làudem tuam.



Quòniam, si voluìsses sacrifìcium, dedìssem ùtique:
holocàustis, si òffero, non delectàberis.
Sacrifìcium Deo spìritus contribulàtus:
cor contrìtum et humiliàtum,
Deus, non despìcies.



Benìgne fac, Dòmine, in bona voluntàte tua Sion,
ut aedificèntur muri Jerùsalem.
Tunc acceptàbis sacrifìcium justìtiae,
oblatiònes et holocàusta;
tunc impònent super altàre tuum vìtulos.





Veni Creator Spiritus




Veni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.


Qui díceris Paráclitus,
Donum Dei, altíssimi
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.


Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.


Accénde lumen sensibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.


Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.


Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.


Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.


Amen.
Vieni, o Spirito creatore,
visita le nostre menti,
riempi della tua grazia
i cuori che hai creato.


O dolce consolatore,
dono del Padre altissimo,
acqua viva, fuoco, amore,
santo crisma dell'anima.


Dito della mano di Dio,
promesso dal Salvatore,
irradia i tuoi sette doni,
suscita in noi la parola.


Sii luce all'intelletto,
fiamma ardente nel cuore;
sana le nostre ferite
col balsamo del tuo amore.


Difendici dal nemico,
reca in dono la pace,
la tua guida invincibile
ci preservi dal male.


Luce d'eterna sapienza,
svelaci il grande mistero
di Dio Padre e del Figlio
uniti in un solo Amore.


Sia gloria a Dio Padre,
al Figlio, che è risorto dai morti
e allo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.


Amen.