giovedì 22 giugno 2017

L'Altare

Da Wikipedia:

Descrizione:

Un altare è un luogo in cui si compie un sacrificio o rito religioso.

In base alla legge mosaica gli altari antichi dovevano essere costituiti da pietre e da terra non toccati da strumenti ferrosi (Esodo XX, 24-25). La Bibbia descrive anche l'esistenza di altari portatili, costituiti di legno rivestito con rame e portanti agli angoli specie di corni, la cui origine può risalire ad un simbolo sacrale.

In Chiese cristiane come quelle cattolica, vetero-cattolica, ortodossa o anglicana, siccome l'Eucaristia mantiene il carattere sacrificale e il pane eucaristico è considerato il Corpo di Gesù Cristo, l'altare ha mantenuto un'importanza considerevole, tanto da essere centrale nell'edificio religioso.

La Chiesa cattolica riserva un particolare onore all'altare, poiché su di esso celebra la ripresentazione dell'unico sacrificio compiuto da Cristo (cosiddetta oblazione pura e perfetta). Per questa ragione, il sacerdote lo bacia e lo incensa in segno di venerazione, in particolari momenti delle celebrazioni liturgiche; l'altare rappresenta inoltre sia la mensa dell'ultima cena, sia il patibolo della croce, sul quale Cristo immolò se stesso. Il termine "ripresentazione" è caratteristico della dottrina cattolica, secondo la quale la celebrazione dell'Eucaristia non è una mera ripetizione incruenta del sacrificio di Cristo, bensì proprio la riproposizione di quell'unico Sacrificio da lui compiuto. In altri termini, il sacerdote cattolico non celebra un "nuovo" sacrificio, bensì, nel mistero del Sacramento eucaristico, celebra "in persona Christi", ossia partecipa alla persona di Cristo che offre Se stesso nel sacrificio della croce. Gesù il Cui sacrificio viene ripresentato, è tuttavia già il Cristo risorto Che ha ripreso la vita che aveva volontariamente dismesso.

Sia gli ortodossi, che i cattolici, ma anche armeni e copti, spesso hanno edificato altari nelle prossimità delle tombe di martiri. Esempio tipico è la basilica di San Pietro in Vaticano, edificata intorno all'altare costruito sulla tomba dell'apostolo cristiano. Infatti ai tempi delle catacombe, la Messa si celebrava sulle tombe dei martiri e da questo uso si diffuse l'altare a cassa. Un altro modello di altare delle origini, fu quello a tavola, trasportabile, e diffusissimo fino all'editto di Costantino.

Dal VI secolo si è sviluppata l'usanza di traslare le reliquie e quindi anche l'altare tombale ha subito una trasformazione perché è stato aggiunto anche un loculo per le reliquie o una saletta al di sotto. In questo periodo viene introdotta la fenestella confessionis, una sorta di porticina o grata, attraverso la quale si rende possibile l'inserimento di nuovi frammenti di reliquie.

L'altare bizantino è stato un modello molto particolare, infatti è situato al centro della chiesa, per effettuare meglio i vari riti e le cerimonie.

Significato cristiano:

L'altare cristiano è il successore e la sintesi degli altari ebrei e la sua sublimità deriva dal suo conformarsi al proprio archetipo celeste, l'altare della Gerusalemme celeste su cui giace, "fin dalla fondazione del mondo [...] l'Agnello immolato" (Apocalisse di Giovanni 13, 8). Nel tempio di Gerusalemme vi erano vari altari. Tra il sagrato e il Santo si trovava l'altare degli olocausti - dove quotidianamente si offriva l'agnello -; nel Santo erano installati l'altare dei profumi e la tavola dei pani dell'offerta; infine nel sancta sanctorum vi era una pietra sulla quale era appoggiata l'arca dell'Alleanza. L'altare cristiano è sintesi di questi differenti altari: esso è l'altare degli olocausti dove è sacrificato l'Agnello di Dio e, nel contempo, la tavola dei pani dell'offerta, cioè del Pane eucaristico; esso è l'altare dei profumi in cui si brucia l'incenso, come emerge chiaramente dal rituale romano. Infine, dal momento che sostiene il tabernacolo, l'altare maggiore ricopre il ruolo di pietra che sosteneva l'Arca. L'Arca conteneva le Tavole della legge, la Verga di Aronne e una pozione di manna; nel Tabernacolo cristiano è posta l'autentica Manna, il "Pane vivo disceso dal Cielo". C'è anche un simbolismo che associa l'altare alla montagna. I gradini dell'altare sono simbolici. Essi ricordano che l'altare sorge sulla "Santa Montagna". L'immagine della Montagna Santa è presente dovunque nella Bibbia e non solo in essa, anche in altre religioni. Nella Bibbia le montagne sante sono numerose poiché ciascuna tappa della Rivelazione ha per luogo una montagna dalla quale Dio parla al profeta: Mosè sul Monte Sinai; il profeta Elia sul Carmelo; Abramo e Giacobbe sul Garizim; Salomone sul Moria, ecc. Cristo, per apparire nello splendore della sua gloria, ha scelto una montagna, il Tabor; è asceso dal monte degli Ulivi; infine è morto su una montagna, il Calvario.

I primi altari erano di legno, piccoli, di forma rotonda, o a sigma, o a ferro di cavallo. Successivamente furono costruiti in pietra per simboleggiare Cristo (San Paolo, 1 Corinzi 10, 3-4); erano quadrati per simboleggiare che all'altare-mensa eucaristica si nutrono i popoli delle quattro parti del mondo.

San Giovanni Crisostomo in una sua Catechesi (Catechesi 3) scrive: " Mosè levava le mani al cielo facendone scendere la manna, pane degli angeli. Il nostro Mosè, Cristo, leva le mani al cielo e ci procura un cibo eterno. Il primo percosse la pietra, facendone scaturire torrenti d'acqua. Questi tocca la mensa, percuote la mistica tavola e fa sgorgare le fonti dello Spirito. Ecco il motivo per il quale la mensa è posta al centro [della chiesa], come una sorgente, perché i greggi accorrano da tutte le parti ad essa e si dissetino alle sue acque salutari".

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