mercoledì 6 aprile 2016

I giusti e il futuro del mondo

Ogni giorno nel mondo avvengono cose orribili… atti criminali, attentati, omicidi, violenze di ogni genere e guerre. A subire spesso sono i più piccoli, i più indifesi. Poi, ognuno di noi, consapevolmente o inconsapevolmente, contribuisce a distruggere il Creato. Perché il Padre non dovrebbe porre fine a tutto questo? Perché non dovrebbe considerare tutto il mondo come una nuova Sodoma e Gomorra? Dobbiamo quindi aspettarci una Apocalisse imminente? Eppure….

Gen 18,20-33

“… 20Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».
22Quegli uomini partirono di là e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora alla presenza del Signore. 23Abramo gli si avvicinò e gli disse: «Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nella città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano? 25Lontano da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lontano da te! Forse il giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?». 26Rispose il Signore: «Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutto quel luogo». 27Abramo riprese e disse: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere: 28forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?». Rispose: «Non la distruggerò, se ve ne troverò quarantacinque». 29Abramo riprese ancora a parlargli e disse: «Forse là se ne troveranno quaranta». Rispose: «Non lo farò, per riguardo a quei quaranta». 30Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là se ne troveranno trenta». Rispose: «Non lo farò, se ve ne troverò trenta». 31Riprese: «Vedi come ardisco parlare al mio Signore! Forse là se ne troveranno venti». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei venti». 32Riprese: «Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola: forse là se ne troveranno dieci». Rispose: «Non la distruggerò per riguardo a quei dieci».
33Come ebbe finito di parlare con Abramo, il Signore se ne andò e Abramo ritornò alla sua abitazione...”

Quanti giusti ci sono nel mondo? Tanti! Ma siamo talmente presi da noi stessi, dalle notizie dei media, dalla politica e dall'economia da non renderci conto della realtà: ogni neonato, proprio perché innocente, è un giusto; ogni madre e padre che accudisce e sostiene con amore i propri figli è un giusto; ogni persona che accudisce sacrificando se stesso un disabile nella vita è un giusto; ogni volontario che opera nel mondo per sostenere i poveri, gli ammalati, i bisognosi di soccorso è un giusto; ognuno di noi quando si commuove difronte ad un neonato o ad un cucciolo, o quando si sofferma ad ammirare la bellezza del creato è un giusto. E questi sono solo alcuni esempi.


Perché allora il Padre dovrebbe distruggere il mondo? Basterebbe rendersi conto di quanti giusti ci sono per capire che non dovremmo perdere tempo a temere la distruzione del mondo, ma piuttosto dovremmo adoperarci per assicurare un mondo migliore proprio a questi giusti! 

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