Credo in Dio Padre Onnipotente,
creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocefisso, morì e fu sepolto.
Discese agli inferi,
il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture.
E’ salito al cielo,
siede alla destra del Padre
e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la Santa chiesa Cattolica,
la Comunione dei Santi,
la remissione dei peccati,
la resurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.
venerdì 14 settembre 2018
lunedì 3 settembre 2018
Preghiera di ringraziamento
O Dio fonte di ogni bene,
principio del nostro essere e del nostro agire,
ricevi il nostro umile ringraziamento
per i tuoi benefici,
e fa' che al dono della tua benedizione
corrisponda l'impegno generoso
della nostra vita
a servizio della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
principio del nostro essere e del nostro agire,
ricevi il nostro umile ringraziamento
per i tuoi benefici,
e fa' che al dono della tua benedizione
corrisponda l'impegno generoso
della nostra vita
a servizio della tua gloria.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
mercoledì 8 agosto 2018
Preghiera per il lavoro quotidiano di Santa Madre Teresa di Calcutta
O Signore,
nelle cui mani è la
salute,
io mi inginocchio
davanti a te
poiché ogni dono
buono e perfetto
da te deve
provenire.
Ti prego:
concedi abilità
alla mia mano
una chiara visione
alla mia mente
gentilezza e
comprensione al mio cuore.
Concedimi sincerità
d'intenti
e la forza di
sollevare
almeno una parte dei
fardelli
di questi poveri
sofferenti e fiduciosi uomini.
E concedimi di
realizzare il compito che mi spetta.
Togli dal mio cuore
ogni colpa e
impaccio,
così che, con la
fede di un fanciullo,
possa confidare in
te.
Amen.
venerdì 3 agosto 2018
Salmo 86 - Preghiera nella prova
Supplica. Di Davide.
1
Signore, tendi l'orecchio, rispondimi,
perché io sono
povero e infelice.
tu, Dio mio, salva
il tuo servo, che in te spera.
a te grido tutto il
giorno.
perché a te,
Signore, innalzo l'anima mia.
sei pieno di
misericordia con chi ti invoca.
e sii attento alla
voce della mia supplica.
e tu mi esaudirai.
e non c'è nulla che
uguagli le tue opere.
e si prostreranno
davanti a te, o Signore,
per dare gloria al
tuo nome;
tu solo sei Dio.
perché nella tua
verità io cammini;
donami un cuore
semplice
che tema il tuo
nome.
e darò gloria al
tuo nome sempre,
dal profondo degli
inferi mi hai strappato.
una schiera di
violenti attenta alla mia vita,
non pongono te
davanti ai loro occhi.
lento all'ira e
pieno di amore, Dio fedele,
dona al tuo servo la
tua forza,
salva il figlio
della tua ancella.
vedano e siano
confusi i miei nemici,
perché tu, Signore,
mi hai soccorso e consolato.
martedì 31 luglio 2018
Preghiera per il lavoro e per la casa
Padre Santo e
Misericordioso,
ti lodo e ti
ringrazio con tutto il cuore.
Ti affido la mia
vita e quella di tutta la mia famiglia,
e ti supplico per la
grazia del lavoro e della casa.
Non lasciarmi
nell’angoscia
di chi non ha lavoro
e di chi non ha casa.
Fa che io possa
garantire un sostentamento
e un riparo sicuro
per la mia famiglia.
Padre, tu che sei il
Signore della Vita,
insegnami a pensare
il mio lavoro
non solo come una
fatica,
ma come occasione
per realizzare me stesso,
per servire amando
il mio prossimo e così incontrare Te,
che vegli su tutte
le tue creature.
Ti prego quindi
anche per tutti coloro
che sono come me nel
momento del bisogno,
fa che tutti possano
realizzarsi nel lavoro
e avere di che
vivere e dove vivere.
Infondi dunque la
tua Santa Benedizione su tutti noi,
sui nostri propositi
e su tutte le persone per cui ho innalzato questa preghiera.
Amen
venerdì 13 luglio 2018
Olismo
Da Wikipedia
L'olismo (dal greco ὅλος hòlos, cioè "totale", "globale") è una posizione teorica, in ambito filosofico e scientifico, contrapposta al riduzionismo, basata sull'idea che le proprietà di un sistema non possono essere spiegate esclusivamente tramite le sue singole componenti in quanto, dal punto di vista "olistico", la sommatoria funzionale delle parti è sempre maggiore/differente dalla somma delle prestazioni delle parti prese singolarmente.
Un tipico esempio di struttura olistica è l'organismo biologico: un essere vivente, in quanto tale, va considerato sempre come un'unità-totalità non esprimibile con l'insieme delle parti che lo costituiscono. Anche una macchina, in molti casi, non essendo esprimibile come una sommatoria funzionale delle sue parti, deve essere considerata olistica. Di un oggetto che vola, che resta e si muove per aria come l'aeroplano, ad esempio, è difficile dire che funzioni come "somma dei suoi componenti". Esso infatti, come sommatoria funzionale delle sue parti, non sarebbe identificabile con un "oggetto che vola".
mercoledì 11 luglio 2018
Fonti storiche per Esodo
Tratto da Wikipedia
La
Stele di Merenptah o Stele d'Israele è una stele di granito nero
fatta erigere dal sovrano egizio Amenhotep III (regno circa 1387
a.C.-1348 a.C.) e modificata successivamente da Merenptah (regno
circa 1213 a.C. -1203 a.C.). Riporta la data "Quinto anno, terzo
mese di Shemu, terzo giorno", corrispondente circa al 1209-1208
a.C. È stata ritrovata nel 1896 da Flinders Petrie presso il tempio
funerario di Merenptah a Tebe ed attualmente è conservata al Museo
egizio del Cairo.
La
stele riporta il resoconto di una vittoria militare contro i popoli
Libu e Mashuash nell'attuale Libia. Nelle ultime righe è narrata
l'esito vittorioso di una diversa spedizione militare condotta da
Merenptah verso la terra di Canaan. Tra i popoli e le città
sconfitti viene elencato ysrỉr.
Da
molti studiosi moderni ysrỉr viene identificato con Israele. Si
tratterebbe pertanto della prima testimonianza storica extrabiblica
relativa al popolo ebraico.
Il
nome ysrỉr non è accompagnato, come accade per le città o stati
presenti nella lista, dall'ideogramma raffigurante tre montagne
stilizzate indicante un paese o stato. L'ideogramma associato invece,
un uomo e una donna, indica una popolazione di natura nomade.
Papiro
di Ipuwer
Il
Papiro di Ipuwer (il cui nome ufficiale è Leiden I 344 recto) è un
papiro egizio scritto in ieratico durante la XIX dinastia, esposto
oggi al National Museum of Antiquities a Leida, nei Paesi Bassi. Esso
contiene le Lamentazioni di Ipuwer, un'opera letteraria incompleta la
cui composizione originale risale a non prima della tarda XII
dinastia.
Trama
Nel
poema, Ipuwer si lamenta che il mondo è stato completamente rigirato
su sé stesso: una donna che prima non aveva nemmeno una scatola ora
possiede molti mobili, una ragazza che per specchiarsi doveva andare
al fiume ora ha uno specchio, mentre l'uomo un tempo ricco ora è
coperto di stracci. Ipuwer pretende che il "Signore di ogni
cosa" – un titolo che può riferirsi tanto al faraone quanto
al dio-sole creatore – distrugga i suoi nemici e si ricordi dei
suoi doveri religiosi. A ciò segue una descrizione dei violenti
disordini a cui è sottoposto l'Egitto: non c'è più alcun rispetto
per le leggi e persino la tomba del faraone all'interno della
piramide è stata violata. La storia continua con una descrizione di
tempi migliori ormai passati, finché non si interrompe
improvvisamente a causa dell'incompletezza del papiro. È plausibile
che il poema terminasse con una risposta del "Signore di ogni
cosa", o con la profetizzazione dell'arrivo di un valente
faraone che potesse ristabilire lo status quo.
Discussione
Il
Papiro di Ipuwer è stato datato a non prima della XIX dinastia,
intorno al 1250 a.C. mentre l'opera in sé – le Lamentazioni – è
molto più antica, ed è databile alla tarda XII dinastia.
Un
tempo si riteneva che le Lamentazioni rappresentassero un quadro
realistico ed obiettivo dei disordini risalenti all'inizio del Primo
Periodo Intermedio. Al giorno d'oggi, tuttavia, si ritiene che le
Lamentazioni di Ipuwer, così come le Lamentazioni di
Khakheperraseneb, non siano altro che opere di propaganda reale,
entrambe ispirate dalla Profezia di Neferti, un'opera anteriore. Le
tre opere, infatti, hanno in comune il tema dello stato egizio
ridotto ormai allo sbando e della necessità di un sovrano risoluto
che possa sconfiggere il caos e restaurare la maat. L'egittologo
inglese Toby Wilkinson ha quindi suggerito che le due lamentazioni
(Ipuwer e Khakheperraseneb) possano essere state composte durante il
regno di Sesostris III, un faraone ben noto per il suo uso della
propaganda. Ad ogni modo, Ipuwer non è una fonte attendibile
riguardo ai fatti del Primo Periodo Intermedio, a causa del grande
intervallo temporale trascorso tra la sua composizione originale e la
copia esposta a Leida.
Le
Lamentazioni sono state considerate come il più antico trattato di
etica politica giuntoci; queste convengono che un buon re è quello
che punisce i funzionari ingiusti, compiendo così il volere degli
dei. Si tratta di una lamentazione analoga a quelle sumere, in cui
viene narrato uno scenario cupo per contrapporlo ad un futuro ideale.
Ipuwer
ed il Libro dell'Esodo
L'archeologia
non ha fornito prove a supporto dell'Esodo, e la maggior parte degli
studiosi di storia d'Israele non lo considera più di alcuna
rilevanza storica. Nonostante ciò, nella letteratura popolare le
Lamentazioni di Ipuwer sono state spesso citate come una conferma al
racconto biblico, soprattutto per un'affermazione riguardante "il
fiume di sangue" – presunto riferimento alla prima delle dieci
piaghe d'Egitto – e la ripetuta menzione di servi in fuga.
Un'estensione della stessa idea propone che sia le Lamentazioni che
il Libro dell'Esodo facciano riferimento all'eruzione minoica,
avvenuta verso la metà del secondo millennio a.C.. Queste ipotesi
non tengono conto delle numerose contraddizioni tra le Lamentazioni e
l'Esodo (ad esempio, il fatto che gli asiatici giungano in Egitto nel
primo, mentre ne escano nel secondo), mentre affermazioni come "il
fiume di sangue" possono riferirsi al colore dei sedimenti del
Nilo durante piene particolarmente intense, o più semplicemente
un'immagine poetica dei disordini.
Piedistallo
di statua del museo di egittologia di Berlino
Il
piedistallo di statua del museo di egittologia di Berlino (XV secolo
a.C.), in cui comparirebbe il nome Israele.
Il
Papiro di Brooklyn
Il
Papiro di Brooklyn 35.1446 rinvenuto a Tebe, è un documento egizio
risalente alla XIII dinastia che contiene un lungo elenco di nomi di
servitori della corte di Khutawy, con il loro grado ed i compiti
ripartiti tra uomini e donne.
Il papiro cita anche il
visir Ankhu che assieme ai suoi funzionari riceve in dono, per ordine
del sovrano, del cibo e tra i vari argomenti viene citata anche
l'organizzazione del lavoro.
L'interesse
storico del papiro risiede nella circostanza che 45 dei nomi, su 79,
sono palesemente asiatici, confermando come, poco prima del
cosiddetto periodo hyksos, la presenza in Egitto di genti provenienti
dalla Palestina fosse rilevante.
Nel
papiro vengono anche citati gli Hapiru, una popolazione nomade
palestinese. Questo nome è stato associato, da alcuni storici, agli
Ebrei. Se questa associazione fosse corretta si tratterebbe di una
delle prime citazioni di tale popolo.
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